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Il Tempo della Politica Responsabile
Purtroppo in questo Paese tutto si fa e si dice per raccogliere facili consensi ed il maggior numero possibile di voti. E’ inevitabile che questa visione si scontri con la visione di chi ha per primo obbiettivo non raccogliere consensi e voti, ma servire il Paese, che comporta anche l’affermazione delle più spiacevoli verità. E’ triste dover dire che il tipo di politica che si fa in questo paese finirà,
alla lunga, per calpestare la causa dei più deboli. E’ spiacevole dover constatare che l’economia e la finanza pubblica sono avviate verso la spirale drammatica di un sempre maggior costo per una sempre minore efficienza. Così le strutture pubbliche si perdono lungo una via che sarebbe già pericolosa quando il sistema produttivo fosse in ascesa, mentre risulta addirittura catastrofica ora che il sistema declina. Una democrazia moderna non vive di chiacchere ma di documenti, di cifre, di valutazioni realistiche.
(Ugo La Malfa – La Caporetto Economica – 1974)
Passato, Presente e Futuro del territorio Calabrese
PROGETTO RIFOMISTA PER LA CALABRIA
Questa mattina a Rende si è tenuto un incontro rilevante per la politica regionale, che segna un punto di svolta nel panorama calabrese.
La vicenda dei dazi e la prepotenza trumpiana, ha evidenziato che il nostro Paese, ahinoi, è a sovranità limitata. Se ciò è apparso evidente nello scenario economico, è altrettanto vero in quello politico, dove il Governo ha svenduto la storica politica estera italiana, fedele all’atlantismo ma, nello stesso tempo, capace di svolgere una autonoma politica mediterranea verso il Medio-Oriente e di dialogo con il mondo russo, ex sovietico. In altri termini, si poteva fare tanto per la pace e palazzo Chigi non fa assolutamente nulla.
Purtroppo, il Re è nudo anche in Calabria dove, contrariamente ai proclami, intatte rimangono le preoccupazioni delle forze politiche e dei cittadini calabresi sulla mancata risoluzione delle questioni regionali in tema di sanità, di lavoro, di infrastrutture, di trasporti, di ambiente e di turismo. Questo stato di cose è confermato dalle dimissioni di Occhiuto, con motivazioni assolutamente contradditorie. Lo situazione nazionale e regionale evidenzia che nel deludente scenario politico c’è un vuoto, una volta riempito da culture storiche liberal-democratiche, socialiste-riformiste, di ispirazione risorgimentale, cattoliche-democratiche e radicali. Per colmare questo grande vuoto, si sono riuniti a Rende esponenti politici del Partito Socialista Italiano, di Italia Viva, di Azione, del Partito Repubblicano Italiano, di +Europa, dei socialisti riformisti rendesi e della provincia di Cosenza, di Mezzogiorno Federato e di movimenti civici, che negli ultimi mesi, più volte, si sono confrontati sull’attualità politica.
Queste forze hanno avviato, essendo a buon punto, un percorso per costituire una federazione sorretta da un vero e proprio patto federativo: per intanto, si sono confrontate su come affrontare, con concretezza, le emergenze nel mondo della sanità, del lavoro, delle infrastrutture, dell’ambiente, dei trasporti e del turismo; partendo da queste loro idee, intendono confrontarsi con le altre forze politiche, per definire un programma di governo condiviso e per formare una forte coalizione che faccia uscire la Calabria dalla palude, attraverso la guida di un candidato presidente scelto e condiviso in Calabria.
I partecipanti all’incontro si sono assunti il compito di valorizzare al massimo la figura e la funzione dei Sindaci, la cui dignità va sempre difesa in quanto portatori di interessi vivi e reali.
È del tutto evidente, dunque, che si è pronti al confronto con le altre forze politiche nei tempi e nelle sedi appropriate.
Rende, 06/08/2025
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